Alessandro Cimmino

MARE ALTO
Fotografie di Alessandro Cimmino

Inaugurazione – Sabato 12 Settembre 2020 ore 18

13.09.2020 – 29.11.2020

MARE ALTO

Mare alto è la scena prima visualizzata secoli fa dagli abitanti della costa ligure di Levante, e vuole porre una riflessione sulle origini, sulla storia e sulla contemporaneità di questo paesaggio.
Sfondo silenzioso, assente dal processo di faticosa trasformazione fatto dall’uomo sulla terraferma, scenario con cui giorno dopo giorno ci si è confrontati e difesi, che dava spavento e conforto, questo particolare paesaggio trova una forma di rappresentazione che riproduce lo sguardo antico insieme ad una forma di instabilità, pur abbinata alla bellezza del luogo.
Mare alto è la rappresentazione di un paesaggio che a sua volta guarda la terraferma, il territorio che si trasforma e si modifica.
La lastra è riempita dalla veduta verticale del paesaggio orizzontale, e questa forma di rappresentazione trasforma la percezione dell’elemento lineare per definizione, l’orizzonte, riempie l’immagine, rende immobile ed unico il punto di vista.
Guardando le sezioni verticali di paesaggio-mare si possono immaginare le storie della costa che si contrappone di fronte, le storie di coloro che hanno guardato questa scena, anche inconsapevoli di quello che stavano faticosamente costruendo.
Il mare alto, visto dalle alture di Portovenere, di Monterosso, di Camogli, è anche un lavoro sull’uomo nel confronto con l’elemento primordiale rimasto immutato, aperto anche ad altri significati, inteso come la dimensione spaziale che trascende i confini fisici e territoriali.

Alessandro Cimmino

Alessandro Cimmino, architetto, nasce a Napoli nel 1969.
Il suo lavoro è incentrato sulla rappresentazione del paesaggio e sulle trasformazioni della città contemporanea: nel1997 esordisce con Napoli Fotocittà, Dintorni dello sguardo, con un lavoro sulla percezione della città in movimento dal titolo 60 km/h.
Nel 2001 elabora un progetto fotografico dal titolo Matrix, pubblicato su USE (Uncertain States of Europe) ed. Skira, vincitore del Premio Pezza anno 2004 (2°classificato), Triennale di Milano; nel 2003 espone a Napoli, Palazzo Reale, Quadriennale di Roma per la “Mostra sull’arte contemporanea”; nel 2004 presenta il video CCTV_ closed circuit television, Napoli Est nell’ambito di Stazione Utopia Revisited, Napoli; nel 2006 presenta il lavoro Mayday nella mostra personale Fotografie – CCTV presso la Nowhere Gallery, Milano.
Nel 2007 espone, MayDay al Festival della Fotografia di Roma nella collettiva “Ereditare il Paesaggio”, al Museo dell’Ara Pacis e al Museo del Territorio Biellese, Biella, e nel 2008 allo Spazio Officina a Chiasso, per la Biennale dell’Immagine 2008.
Nell’aprile 2009 partecipa alla collettiva Paesaggi dell’invisibile presso la Galleria Traghetto Venezia, nel maggio 2009 alle collettive Clear light durante il  Festival della Fotografia Europea di Reggio Emilia e Urlo e furore presso la Nowhere Gallery, Milano.
Nel 2010 espone presso la Nowhere Gallery, Milano una selezione del progetto “INDIA” sulle città di fondazione indiane.
Nel 2011 è invitato alla 54 Biennale di Venezia, Padiglione Italia “lo stato dell’arte” ed espone a Fotografia Europea 2011, Reggio Emilia.
Nel 2012 presenta JCITY al Maxxi Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo nella mostra ENERGY. Architettura e reti del petrolio e del post-petrolio.
Partecipa a esposizioni collettive:
-2014 espone a Castel dell’Ovo nella mostra Campania Mirabilis
-2018 espone alla Reggia Di Caserta nella mostra:Divina Sezione e nella mostra Campania Mirabilis.
Nel 2018 inizia una ricerca sul paesaggio dal titolo “Mare Alto”.
Nel 2020 pubblica una ricerca sul Ponte Morandi “1182” ed Plug-in
Alcune opere sono presenti nella Collezione Permanente del Museo MAXXI di Roma,
n
ella Collezione Permanente della Reggia Di Caserta ed in collezioni private.