Margaret Courtney-Clarke

 

The Fragility of Existence
fotografie di Margaret Courtney-Clarke

Inaugurazione – Sabato 5 Maggio 2018 ore 18
06.05.2018 – 01.07.2018

La fragilità dell’esistenza
L’ultimo lavoro di Margaret Courtney-Clarke si differenzia dai precedenti, tre libri, tre indagini sull’Africa negli ultimi quindici anni. Margaret, nata e cresciuta in Namibia, è tornata a vivere nel deserto nel 2008 per riprendersi da una malattia. In questo periodo ha avuto modo di abbracciare la realtà di quel territorio e della sua gente con una straordinaria energia, acutezza e dedizione.
Queste fotografie, raccolte nel libro “Cry sadness into the coming rain”, parlano dell’esistenza, e nascono dalla profonda consapevolezza della fragilità della vita, prima di tutto la propria, colta entrando profondamente in contatto con la vita di queste persone, la loro cultura e l’attività di estrazione minerale. Lontane dalla tentazione di assumere un tono nostalgico e retorico, sono immagini grezze, che non nascondono nulla delle difficoltà di un territorio tanto inospitale, ma neanche della sua vitalità, in una visione sorprendentemente onesta e aggraziata.

Margaret Courtney-Clarke è nata in Namibia nel 1949. Dopo aver studiato arte e fotografiain Sud Africa, ha trascorso i successivi quattro decenni lavorando come fotografa tra l’Italia e gli Stati Uniti e in tutto il continente africano. Courtney-Clarke ha prodotto numerosi libri premiati e il suo lavoro è stato esposto e collezionato in tutto il mondo. Le otto principali pubblicazioni di Courtney-Clarke includono la sua trilogia su Art of African Women: Ndebele (1986), African Canvas (1991) e Imazighen (1996). Sono stati tradotti in cinque lingue e hanno goduto di più edizioni e ristampe per 20 anni. Le sue opere sono esposte in importanti gallerie e musei (Whitney,New York)
Una pubblicazione di Steidl intitolata Cry Sadness in the Coming Rain (2017) segna una nuova fase nella fotografia di Courtney-Clarke. Quando è tornata per ristabilire una casa in Namibia nel 2009, il paesaggio una volta così familiare per lei stava subendo una rapida trasformazione, con un’intensa migrazione rurale-urbana da parte di coloro che sono alla ricerca di una vita migliore. In Cry Sadness, Courtney-Clarke rivolge il suo obiettivo alle aspirazioni dei poveri nella loro ricerca della dignità umana, sulla loro ricerca di un rifugio in una terra devastata e sull’ambiente in crisi. Nella sua prefazione al libro, David Goldblatt scrive “[le fotografie] sono eloquenti di un’esistenza cruda e offrono deboli barlumi di speranza, di vita graffiati da un terreno terribilmente inospitale di fronte alla travolgente transizione della società. Eppure queste fotografie raggiungono una grazia bruciante che non è in alcun modo falsa per la realtà ma è, al contrario, una rara sintesi di ciò che esiste con una visione intensamente intensificata e senza compromessi onesta “.

 

 

 

www.margaret-courtney-clarke.com/